I parroci

Don Samuele Nannuzzi
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Don Fabio Gennai
“Mi chiamo don Fabio Gennai, sono nato a Imola il 13 settembre del 1967 e… ma forse mi sa che il mio “curriculum vitae”, non sia così importante… queste cose si possono dire anche in un altro momento, per cui, forse è meglio che dica qualcosa di me, dire ad esempio come mi sento…
Ebbene mi sento, parafrasando un po’ il vangelo di Matteo e di Luca, come quel servo della parabola, che è stato chiamato dal padrone, all’improvviso, a cui viene detto che il suo Signore deve partire per un viaggio e tutt’infretta gli dice: “ora devi occuparti dei miei beni, è la cosa a cui tengo di più, custodiscila fino al mio ritorno”.
Una consegna, un occuparsi, un custodire… una ricchezza. Sono i beni di questo “Signore”, con un’unica prospettiva, quella di non disperdere, di non impoverire, di non umiliare e avvilire ciò che è il bene affidato.
Questa è proprio una grande responsabilità… Ma forse mi sto sbagliando nell’interpretare ciò che sento in questo momento… Perchè non sono solo io a ricevere i beni più cari di questo “Signore”… Infatti una cosa che in queste settimane ho percepito, avvicinandomi e conoscendo le persone di Zolino, è la matura consapevolezza di essere una comunità, e di volerlo essere sempre meglio nello spirito della Comunione Ecclesiale…
Per cui posso dire che mi sento come uno a cui, ad un certo momento della vita, è stato chiesto di accogliere, insieme a tante altre persone, insieme a una famiglia parrocchiale, il dono che è una comunità ecclesiale, che è la cosa a cui il “padrone” tiene maggiormente, perché è il “luogo” dove si concretizza la sua volontà, l’unità in Cristo. Questo significa fare fruttificare, custodire e accoglie i “beni” del Signore. Sono certo che questa consapevolezza è di tutti, perché quando il “Padrone” tornerà… possa gioire della stessa gioia che noi già ora possiamo sperimentare vivendo dei frutti del suo dono, cioè cercando di generare e di alimentare la comunione ecclesiale.
A questo punto non mi resta che dire grazie di essere accolto, e buon cammino per tutti!!!

Don Ottorino Rizzi
“Da anni, per l’esperienza cristiana che vivo, mi sento spinto a fare mio ogni più piccolo brandello di umanità. Quando incontro un uomo – non importa chi sia, a quale religione o cultura appartenga – mi sento fratello per la stessa umanità che condivido con lui, figlio per quanto di bello e di vero mi dona, padre per l’esperienza che anch’io posso offrirlgli.”
Ottorino Rizzi è stato parroco di questa parrocchia dal dicembre del 1993 al novembre del 2006.
Punto di forza del suo “lavoro” è stata la costante attenzione alla diversità, da accogliere come momento di ricchezza personale e per tutta la comunità parrocchiale. L’umanità è come una goccia d’acqua, dove ogni uomo-particella riceve la luce e la rifrange, secondo la propria lunghezza d’onda, cioè secondo il proprio carattere, in uno dei meravigliosi colori dell’arcobaleno. Ogni uomo ha il suo colore-ricchezza, ma solo insieme a tutti gli altri uomini può restituire tutta la luce-vita ricevuta dall’infinita bontà del Creatore. Attualmente è responsabile dell’ufficio regionale della Pastorale sociale del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato. È la guida della comunità S. Cristina di Bologna e ha la cura della parrocchia di Codrignano.
Don Rodolfo Buscaroli
“Caro Zolino, che realtà meravigliosa sei diventato: un quartiere splendido, le tue tante belle famiglie, i tuoi meravigliosi parchi verdi, abeti, pini e lecci in ogni tuo angolo, una chiesa con tutte le sue strutture, una comunità cristiana oggi vivissima! Pochi mesi fa percorrevo in auto la via principale del quartiere: era stato inaugurato un graziosissimo pilastrino con la Madonna del Piratello al centro del quartiere. Mi è sembrata l’opera più significativa di questi anni: ha quasi del miracoloso. Maria sta lì come segno chiaro che c’è in quel quartiere una comunità che accoglie, come Lei; una comunità che genera la pienezza della vita, come Lei; una comunità con lo sguardo proteso verso l’alto, come Lei. Quel pilastrino è il segno di una particolare benedizione di Dio: grazie, Signore!”
(8 dicembre 1998)
Don Rodolfo Buscaroli è stato parroco dal sorgere della comunità nel 1973 fino al dicembre del 1993.